La settimana scorsa, camminando per il sempre affollato mercato di Papignano (Milano), ho visto in vendita molte cassette di fichi visivamente maturi e mi è magicamente tornata in mente l'immagine di quelle file e file di fichi posti ad essiccare al sole nella maggior parte dei paesi del nostro Sud.
Trattasi di un nostalgico ricordo, ormai i fichi si comprano nelle botteghe e nei supermercati, li acquistiamo soprattutto durante il periodo natalizio (sono di buon auspicio), e l'esiccazione artigianale dei fichi ha lasciato il passo a processi industrializzati.
Infatti, si può dire scomparsa la tradizione di confezionarli in casa attraverso l'esposizione diretta al sole, compito affidato appunto all'industria dolciaria.
Considerati fonti di energia e necessari per un corretto apporto energetico in ogni momento della giornata, conservarli (sottoforma di marmellata o sotto alcol) o esiccarli consentiva di poterli utilizzare tutto l'anno.
Non mancavano certo ai contadini, che li portavano con sè in campagna per poter far fronte alla spesso faticosa giornata di lavoro.
E non dimentichiamo poi l'utilizzo dei fichi secchi per la preparazione di squisiti dolci.
Già nell'epoca degli antichi greci i fichi secchi erano molto apprezzati in quanto si credeva aumentasse la forza dei giovani e migliorasse la salute degli anziani. Platone e Aristotele citavano spesso la bontà di questi frutti e per molte civiltá la pianta era considerata sacra, insieme alla vite e all'ulivo.
In Italia, per la produzione di fichi secchi vengono utilizzate le varietà Dottato, Brogiotto, Farà e Pissoluto. Molto noti sono i fichi di Carmignano (Toscana) e i fichi bianchi del Cilento.
Invece a Natale vengono molto commercializzati i fichi turchi, dei quali viene utilizzata la varietà di fico "smirne".
Nonostante le condizioni climatiche ottimali del nostro Paese, i grandi produttori al mondo sono altri, ossia la Turchia, la Grecia, il Portogallo e la Spagna.
Ricordate che i fichi secchi devono essere acquistati senza macchie e muffe, possibilmente profumati e non troppo duri.
una bontà tutta naturale, che bella l'idea e l'immagine di portare in tasca un fico secco e consumarlo in pausa caffè, al posto degli snack che compriamo alle macchinette..
RispondiEliminaCiao Mari,
RispondiEliminasi è un'ottima idea...a lavoro abbiamo i cassetti delle scrivanie piene di frutti secchi, fichi, mandorle, anacardi....
quanto mi piacciono....
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